estate paideia 2016
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Più di una vacanza

Nella mia mente cinica il volontariato è sempre stato avvolto in una nebulosa: ammirato, certo, spesso giudicato di fretta, con mezzo sopracciglio alzato verso questa disponibilità, pazienza, determinazione a fare qualcosa di buono incomprensibili, le stesse che ho visto in mia mamma nei suoi anni da infermiera, la stessa che scorgo nelle pieghe del carattere di mia sorella e della professione che si è scelta.

Siamo state in vacanza con la Fondazione Paideia di Torino e i suoi volontari: sì, ok, non dovrebbero esserci le fondazioni a occuparsi delle disabilità, sì, il nostro paese è manchevole sotto mille aspetti ma ora non sto parlando di questo. Quindi, a Torino esiste Paideia che tra le sue attività prevede anche il mese di luglio dedicato a un numero di famiglie che a turno, per una settimana e per un massimo di due anni, vanno in vacanza al mare a riposarsi, a staccare per quel che è possibile farlo, mentre i bambini fanno amicizia con i volontari e insieme a loro possono stare di mattina, di pomeriggio, di sera.

Abituarsi alla generosità per me è difficile e in più, essendo piemontese, l’idea di disturbare lasciando che siano altre persone a prendersi cura delle mie figlie è vissuta al mio fianco per i primi giorni, quando ho chiesto spesso scusa, ti dispiace se, posso, hai mica voglia di?

A sciogliere ogni resistenza sono state le persone della Fondazione che erano lì ma soprattutto i volontari e le volontarie: S. che fa la poliziotta alle frontiere e chi glielo lo fa mai fare di passare un’altra settimana a prendersi cura di qualcuno. P., che vende al mercato e alla fine della settimana si è scusata per “aver fatto troppo la mamma” con la Bruna, M. che lavora nell’IT e ha fatto l’incredibile cucendo la bocca alla Bionda per un quarto d’ora di pacifici rudimenti di yoga, L. che fa il gioielliere e crea cose con le sue mani. P. e i suoi figli: quegli adolescenti e preadolescenti che con mio stupore sono proprio uguali a tutti gli altri.
E tutte le altre e tutti gli altri, uno per uno, nessuno escluso.

Quello che penso di aver capito è che quello che si vede è tutto quello che bisogna sapere, tutto quello che conta e tutto quello di cui si deve godere: le motivazioni non si indagano, la disponibilità e la generosità non si questionano, si accolgono a braccia aperte.

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4 thoughts on “Più di una vacanza

  1. Silvia says:

    Dalla parte del volontario ti voglio dire GRAZIE per averci accolto a braccia aperte e per averci dato la possibilità di condividere la gioia, la freschezza, la simpatia e la spontaneità delle tue bambine……………anche accettando il rischio che potevamo fare inavvertitamente qualcosa di “sbagliato”………. ma sapere che nei paraggi c’era il tuo “occhio vigile” è stato molto rassicurante.

    Le motivazioni, come dici tu, non sono importanti ma quello che ti rimane dentro dopo un’esperienza come questa credo valga la pena condividerlo.

    Da parte mia ti posso dire che la cosa più gratificante è stato vedere che ogni famiglia ci ha accolto ed ogni bambino, per quanto fragile, ci ha permesso di entrare nel suo mondo delicato.

    In questo soggiorno estivo ho capito che un bambino anche se non sà parlare o non ti può vedere o si è rifugiato nel suo angolino sicuro nel mondo, sà farti capire quando vuole che tu gli stia accanto e da te non vuole altro, se non che tu sia quello che già sei.

    Un grazie di cuore a tutti i bambini Paideia per tutto quello che mi hanno donato !

    Silvia

    • Daniela Scapoli says:

      Ciao Silvia! 🙂

      Credo che sia stato uno scambio davvero interessante per tutti: per me di certo. Ti abbraccio, vi abbraccio tutti 🙂

  2. Massimiliano says:

    Hai Om Daniela,
    che bello leggere queste pagine del tuo blog…

    Questi grandi spazi bianchi su cui poter scrivere liberamente …come distesi pancia all’aria in Shavasana su di una nuvola.
    Su di una nuvola ci si sente sempre più leggeri e tanto liberi )))

    E qualcosa rimane ….in queste pagine chiare,
    rimane di aver condiviso momenti particolari, che ognuno di noi porterà con sé…

    come un “Imprinting” di quelli che non si cancellano facilmente
    e
    che i sorrisi dei vostri bambini manterranno sempre vivo in noi.

    Grazie a te Daniela e alla tua famiglia e a tutte le famiglie che,
    con le loro fanciulle e y fanciulli ,
    hanno reso speciale questo incontro.

    un grande abbraccio

    Massimiliano e Tatiana

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