La Bionda, La Bruna

Vacanze al mare: aggiornamento di metà vacanza

La Bionda gioca sulla spiaggia

La Bionda gioca sulla spiaggia

Abbiamo pensato che il prossimo anno probabilmente ci daremo alle vacanze in montagna o ovunque si possa andare che sia interessante da visitare e munito di piscina dove, ogni tanto, concedersi un bagno sognando di essere qui, in Sardegna, dove il mare è più bello di quello di una piscina ma alla Bruna non piace per niente.

O meglio, le piace quando è piatto come una una tavola, cosa che in questa parte della Sardegna, la Costa Verde, non è proprio usuale. Quando capita, la Bruna prende coraggio e si concede un po’ di cic-ciac in qualche pozza d’acqua a imitazione della sua amata Peppa Pig. La Bionda mostra qualche perplessità ma di giorno in giorno migliora nel suo rapporto con l’acqua, mentre con la sabbia è stato amore a prima vista: non appena arriviamo in spiaggia butta via il costume e si impana come una cotoletta, non disdegnando qualche assaggio, hai visto mai che sappia di prosciutto, o di Nutella.

Paure di una Bruna a parte, tutto è molto bello: abbiamo un tempo meraviglioso e due bambine che hanno imparato – con molto orgoglio materno e ribrezzo paterno – ad apprezzare le cozze e gli spaghetti alle vongole. Per amare il mare c’è tutta la vita, ma per i frutti di mare non è mai troppo presto.

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La Bionda, La Bruna, Vita quotidiana

Ce ne andiamo alla spiaggia hip hip hurrà

La Bionda e la Bruna l'anno scorso, al ritorno dal mare

La Bionda e la Bruna l’anno scorso, al ritorno dal mare

Domani partiamo, andiamo nel posto in cui non prendono i cellulari e dove noi tenteremo comunque di avere una connessione con il mondo, perché senza non sappiamo stare: pazienza, siamo fatti così.

È stato un anno lungo – più di dodici mesi dalle ultime vacanze – con un trasloco di mezzo, una vita da riorganizzare e il lungo percorso di diagnosi della Bruna (e la fatica di accettare, metabolizzare e poi agire).

Insomma, abbiamo proprio bisogno di vacanza, e poi via verso un nuovo anno che spero – per chi è abituato a passare di qua – di raccontare con più frequenza su questo blog.

Per il momento però pausa. I braccioli e i salvagenti sono pronti, nel caso la Bionda e la Bruna quest’anno decidessero che il mare gli va a genio. Vi saprò dire.

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La Bruna, Vita quotidiana

Normale: sos sinonimi

La Bruna, neuroatipica

La mia fantastica quattrenne neuroatipica

Gli amici sono le persone che più si imbarazzano quando gli capita – parlando della Bruna – di formulare una frase tipo “be’ ma a me non sembra tanto diversa dai bimbi… ehm… ehm…”: di solito intervengo io prima che l’impappinamento diventi totale e aggiungo “normali”, cavando  dall’imbarazzo la persona con cui sto conversando.

Una semplice e fredda analisi della parola “normale” la renderebbe perfettamente accettabile, visto che la Bruna per molti versi vive una normalità tutta sua, dunque una anormalità.

Ma non perdiamoci e torniamo a bomba: la parola c’è, ed è neuroatipico, e di converso neurotipico, ossia da una parte tutti gli autistici – il popolo a cui appartiene la Bruna – e dall’altra tutti gli altri, i normali.

Insomma, sì, sentire dire normale/anormale piace a pochi ed è giusto avere un sinonimo, anche se personalmente la cosa mi lascia abbastanza indifferente, ma solo in casi ben definiti, ossia alle persone che conosco – o che non conosco – che hanno buone intenzioni e, poverette, gli capita di cadere nella trappola dell’impappinamento imbarazzato: per tutti gli altri, che però in genere ad “anormale” preferiscono apprezzamenti come “ritardato”, “stupido” e via discorrendo non c’è pietà.

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