Vita quotidiana

Auguri, Kate, ma non vorrei essere te

Brava Kate, hai partorito e devo dirtelo, con la tua pancione post parto mi sei simpatica più di una qualsiasi Heidi Klum che fa ventiquattro figli e ogni volta sfila per Victoria’s Secret dopo due giorni dal parto – la mia è tutta invidia, sia chiaro – ma non vorrei proprio essere te:

– per i commenti delle altre donne in stile “e che sarà mai, ho partorito anche io”. Sì, solo che lei è un’altezza reale o giù di lì, tornate sulla Terra e finitela con questa cattiveria, fate altro, commentate altro.

– per gli ormoni che balleranno anche a te come a tutte noi ma, se io potevo mettermi a piangere accusando mio marito di essere un essere spregevole e insensibile solo perché aveva tardato a passarmi il ketchup per le patatine, tu non potrai farlo o avrai solo una piccola finestra temporale per dare sfogo alla pazzia temporanea di una neomamma.

– per l’odio che proverai ogni volta che qualcuno ti toglierà di braccio il Royal Baby perché vorresti tenerlo tu, tutto il tempo. O almeno, nei miei primi mesi dopo il parto della Bruna io ero così, li avrei ammazzati tutti. Ma ti dico una roba: ti passerà con il secondo, sarai tu a buttarlo in braccio a tutti.

Ti invidio invece un casino per tutti gli aiuti che avrai. Beata te. Siate felici, nel limiti del vostro possibile.

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