momenti difficili autismo
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Che ora nera

Non scrivo da più di un mese perché non è stato un buon mese e in genere, quando non è un buon periodo, non ho voglia di condividere quel che succede: le fasi no mi sembrano cose da non raccontare. Però esistono, è bene farsene una ragione.

Avere una figlia molto quieta e tranquilla porta a sopravvalutare la sua capacità di sopportazione: avere una figlia quieta, tranquilla e autistica porta anche il più esperto dei genitori – o solo me, che sono spesso una superficialona – a credere che qualsiasi novità nella sua vita sarà più o meno accettata come un dato di fatto e presto digerita.

Invece questo cambio di logopedia e neuropsicomotricità avvenuto per coincidenza nello stesso periodo ha dato i suoi frutti guasti: abbiamo tolto alla Bruna due figure di riferimento importanti e lei per farcelo capire ha cominciato a rifiutare di entrare in stanza da sola e dato il via a uno di quei periodi in cui parlare diventa affare molto complicato. E tanto per ribadire che un’opinione ce l’ha anche lei, anche a scuola si sono accorti di una tendenza a rispondere più no che sì a qualsiasi proposta.

Per fortuna abbiamo a che fare con persone che non si fanno sfuggire nulla e sanno aspettare senza mollare la presa. In più siamo i benvenuti in stanza durante le terapie, momento che per me è sempre una corsa a ostacoli.

Tutto benino o malino, insomma, con la certezza che la Bruna elaborerà anche questo. E lezione imparata per quel che riguarda noi.

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6 thoughts on “Che ora nera

  1. Monica says:

    Ciao. È la prima volta che leggo il tuo blog. Io un figlio di 23 anni Asperger. E anche io continuo a credere spesso che certe cose gli scivolino addosso. Ma non è così. Anzi.

    • Daniela Scapoli says:

      Ciao Monica 🙂 Immagino che sia difficile abituarsi, il tuo commento mi fa sentire capita, ti ringrazio molto per averlo lasciato.

  2. francesca m says:

    Un abbraccio forte.
    Il fatto di non abituarsi ha un sacco di aspetti positivi; se dovessimo essere abituati al fatto che le cose possono sempre andare male, non ci verrebbe molta voglia di farle e punteremo noi per primi i piedi, invece di affrontarle con una sana leggerezza. Poi quando vanno male ci troviamo un po’ in salita, ma almeno non ci avveleniamo preventivamente anche quelle che poi vanno bene.

    Non so se può aiutare – perchè in relatà tutti i bimbi sono diversi – ma nel caso di mio figlio lui è molto sensibile a percepire la nostra ansia più di noi stessi, quindi dobbiamo essere positivi per primi.

    In questo periodo anche lui fa un po’ fatica, perchè è già in ansia per le elementari – lui è uno che purtroppo anticipa l’ansia; sicuri che sia il cambio di terapia? Noi abbiamo dovuto cambiare psicomotricista per tre mesi prima di natale per motivi di salute della psicomotricista e le cose sono andate bene però lui sapeva che era una sostituzione momentanea (anche se dopo i tre mesi voleva rimanere con la sostituta e sono stati due cambi), la terapia non avveniva nello stesso posto nè lo stesso giorno (non so perchè ma penso che cambiare luogo sia meglio perchè così il bambino al massimo ha paura della novità però non può essere deluso da un’aspettativa), è stato rassicurato sul fatto che avrebbe ancora potuto vedere le persone (ci ha chiesto la stessa rassicurazione nei confronti della maestra della materna che vuole andare ogni tanto a trovare; credo che sia molto brutta l’idea di non poter più vedere una persona importante. Poi la psicomotricista sostituta non l’ha più vista però era importante per lui sapere che poteva ancora vederla). Il secondo cambio è stato molto curato: l’ultima settimana ha “concluso” il gioco con la sostituta e nella stessa settimana è ritornato con la “vecchia” che gli ha proposto di continuare il gioco con delle differenze. Ovviamente lui al primo cambio ha detto alla sostituta “che aveva meno giochi” e al secondo cambio “che il personaggio tigre (entrambe hanno una tigre) era più brutto”. Quindi ha fatto ben presente la sua fatica di cambiare.
    Spero che le terapiste della tua bimba si siano coordinate e abbiamo curato il cambio senza passarle sopra la testa e spiegandole bene le ragioni del cambio: nel nostro caso era facile perchè la sua terapista era malata e poi è guarita, quindi c’erano delle motivazioni molto facili da spiegare e da capire.
    Comunque se non è stato fatto provate a spiegarle che non ha perso delle persone e che può andare a trovarl

    Comunque è positivo che “fatichi” nel cambio, sarebbe molto peggio – a livello di autismo – se per lei una terapista valesse come l’altra. Vuol dire che ha creato un legame esterno alla famiglia.

    • Daniela Scapoli says:

      Ciao Francesca! Bentornata 🙂

      Sono d’accordo e anche io ho pensato la stessa cosa: meglio che manifesti delle reazioni e non un’accettazione piatta di quello che decidiamo per lei. Purtroppo le due sostituzioni hanno avuto un timing infame e sono capitate per caso nello stesso identico momento (una era prevista per settembre), e non erano rimandabili. C’è stato tutto il coordinamento necessario e la Bruna è stata preparata ma poi il distacco è avvenuto e il momento è difficile: sono sicura che sia per questo, poi mettici la fine dell’anno, la stanchezza e la voglia di cambiare scuola e tutto contribuisce alla piccola crisi.

  3. A noi l’ora buia arriva sempre a fine febbraio e finisce a metà giugno. Ho fatto un sondaggio nella nostra associazione ed é così anche per molti altri. Appena le giornate cominciano ad allungarsi, trac, risalta fuori l’inflessibilità. Adesso che lo sappiamo, andiamo un po’ meno ai matti quando ci accorgiamo che ci risiamo. E lo prendiamo come un’occasione per combattere le rigidità. Di solito ne usciamo tutti con qualche lezione appresa, ma a costa di un bel carico di stress che ci eviteremmo volentieri….

    • Daniela Scapoli says:

      Non ci ho fatto caso fino a ora anche perché la Bruna non è così inflessibile, anzi, però certo dopo la metà dell’anno scolastico si vede la stanchezza aumentare rapidamente: per il momento la osserviamo, la lasciamo abbastanza tranquilla e aspettiamo che anche questa fase rientri.

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