La Bruna

I matrimoni con la Bruna non s’han da fare

E così feste varie, cerimonie di ogni tipo e qualsiasi cosa comprenda la compresenza di più di venti adulti pronti a festeggiare cantando, brindando e facendo qualsiasi altra cosa, possibilmente a squarciagola.
Perché la Bruna s’impanica. Il che non rende l’idea. La Bruna diventa matta, le viene la faccia di chi ha visto Alien da molto vicino e le lacrime di chi ha intravisto la fine del mondo. E urla, piange, si dibatte, non ne vuole sapere di ragionare. Insomma, è fobia. Non sempre, non in tutte le situazioni sociali, il che rende più complicato capire cosa cacchio le prenda.
Venerdì scorso ci aspettava il matrimonio della zia, e tutto è stato molto bello e divertente fino a quando – giustamente – gli amici degli sposi hanno voluto festeggiarli come si fa a ogni matrimonio. Risultato: dopo un’ora e mezzo ho preso armi e bagagli, ovvero la Bruna e la Bionda, la quale poverina invece in mezzo al casino si stava divertendo un mondo, e le ho portate a casa. Fine del divertimento, e nemmeno una fettina della goduriosa torta nuziale per me. La mattina dopo, per aggiungere un bel carico da 90, la Bruna aveva la febbre e il vomito in puro stile Linda Blair: e no, non ha sclerato perché stava male, è stata male a forza di sclerare.
Insomma, se passa di qua qualcuna che condivide la vita con un soggetto come la Bruna saranno graditi suggerimenti, pacche sulle spalle e indicazioni di quando accidenti queste fobie smettono di manifestarsi.
E no, non sono incazzata perché non ho festeggiato a dovere, ma perché non so come aiutare una bambina che sta così male. Ergo, il prossimo passo sarà probabilmente il ricorso all’opinione di un professionista dell’età infantile.

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