Vita quotidiana

Spiegare la morte ai bambini

lisa_papa

Mio papà con la Bruna appena nata

Ecco, adesso so che io non sono in grado di inventare storie bellissime e spiegazioni efficaci per far comprendere a due bambine sotto i cinque anni cosa sia la morte.

La Bionda in questi giorni ha detto – a se stessa e a noi – che il nonno è in ospedale, è andato dal dottore, doveva fare la puntura e infine che è uscito per tagliare i capelli e che comunque, in ogni caso, non può tornare più.

La Bruna ha chiesto questa mattina, dopo sei giorni, dove fosse il nonno. Quando provo a spiegarle o a dirle qualcosa lei cambia discorso, e a quel punto lì io so che che mi devo fermare perché lei non vuole sentire altro.

I nonni sono importanti: mio papà, pur potendo poco, è stato un nonno bravo e premuroso, sempre preoccupato per loro.

Non ho il conforto della fede ma certamente ho voluto provare a dire che il nonno ora è altra cosa, forse aria, forse nuvole, magari mare, e che comunque vivrà sempre e sempre penserà a loro: e che anche se praticamente non li ha mai visti, e nonostante tutto quello in cui io non credo, ora ha riaperto gli occhi dopo quattro anni di cecità e finalmente vede i suoi quattro nipoti in tutta la loro bellezza.

Sono certa che ci sono tanti modi per dire e spiegare la morte ai bambini ma io non li conosco e in questo momento sono presuntuosa al punto di credere che vada bene anche così. La vita ti dà tempo per capire e forse venire a patti con il fatto che siamo finiti. E l’eredità di affetti, infine, è tutto quel che conta.

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8 thoughts on “Spiegare la morte ai bambini

  1. Secondo me sarebbe stato più difficile se fossero state più grandi: ora sono in un’età in cui accettano tutto più facilmente, o per lo meno, come dici della Bionda, alla fine scelgono la risposta che li soddisfa di più.
    L’importante sarà tenere vivo il ricordo, con aneddoti e storielle, e sembrerà loro di averlo conosciuto meglio. Per lo meno, per me è stato così.
    Un forte abbraccio da lontano.

      • Mio papà non c’è più da quasi 4 anni anni ormai.
        Quando è successo, ma a volte anche ora quando il pargolo fa domande sul nonno, con mio marito proviamo anche noi a spiegargli che il nonno è passato ad un’altra forma ed è diventato un ricordo. Un abbraccio anche da parte mia.

  2. Non è facile spiegare la morte ai bambini. Miciomao non ha mai conosciuto mia mamma, è morta prima che lui nascesse, ma ne parla come se l’avesse sempre conosciuta. Sta a noi ricordare le persone care durante la giornata, anche se è sempre doloroso e porta un po’ di malinconia. un abbraccio a te .

  3. E’ stato un nonno bravo e premuroso non solo con loro ma anche con me. Io sono stata fortunata, ho avuto 3 nonni, perchè zio mi ha sempre voluto un gran bene, non meno di quanto me ne voglia nonno Gigi. Ho molti ricordi con lui, quando mi veniva a prendere a scuola perchè stavo male, quando con zia mi faceva giocare alle macchinine e molti altri, soprattutto uno, però,che non dimenticherò mai: dovevo fare la comunione e mi aveva chiesto cosa avrei voluto fare da grande e io gli avevo detto che avrei voluto suonare la chitarra, il giorno della comunione quando l’ho visto aveva un pacco gigante in braccio e non ci credevo che mi avesse davvero regalato una chitarra, è stato un momento molto felice per me.
    Sono felice di aver passato 19 anni con lui e l’altro mio nonno, anche se mi ritengo molto fortunata in confronto ai piccolini, penso comunque che il tempo non sia mai abbastanza con le persone a cui vuoi davvero bene.
    Ogni volta che passo davanti a casa è come se fosse lì e mi dicesse “Ciao Manuela” col suo vocione.
    🙂

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