Vita quotidiana

Auguri, Kate, ma non vorrei essere te

Brava Kate, hai partorito e devo dirtelo, con la tua pancione post parto mi sei simpatica più di una qualsiasi Heidi Klum che fa ventiquattro figli e ogni volta sfila per Victoria’s Secret dopo due giorni dal parto – la mia è tutta invidia, sia chiaro – ma non vorrei proprio essere te:

– per i commenti delle altre donne in stile “e che sarà mai, ho partorito anche io”. Sì, solo che lei è un’altezza reale o giù di lì, tornate sulla Terra e finitela con questa cattiveria, fate altro, commentate altro.

– per gli ormoni che balleranno anche a te come a tutte noi ma, se io potevo mettermi a piangere accusando mio marito di essere un essere spregevole e insensibile solo perché aveva tardato a passarmi il ketchup per le patatine, tu non potrai farlo o avrai solo una piccola finestra temporale per dare sfogo alla pazzia temporanea di una neomamma.

– per l’odio che proverai ogni volta che qualcuno ti toglierà di braccio il Royal Baby perché vorresti tenerlo tu, tutto il tempo. O almeno, nei miei primi mesi dopo il parto della Bruna io ero così, li avrei ammazzati tutti. Ma ti dico una roba: ti passerà con il secondo, sarai tu a buttarlo in braccio a tutti.

Ti invidio invece un casino per tutti gli aiuti che avrai. Beata te. Siate felici, nel limiti del vostro possibile.

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La Bruna, lavori da mamma

Mamma ama i concerti

I Depeche Mode in concerto a Milano

Lo faccio meno di una volta e meno di quanto vorrei per motivi vari, ma se c’è una cosa nella vita che mi piace è andare ai concerti. In barba a chi ritiene che sia meglio godersi uno spettacolo in religioso silenzio a me piaceandare a vedere i musicisti che mi piacciono, della cui musica mi sono riempita orecchie e anima e cantare, cantare, cantare, ed esultare, e applaudire, e ballare (quest’ultima a seconda dei casi, ovviamente non mi capita quando vado a sentire, che so, James Taylor).

Ieri sera siamo andati a vedere i Depeche Mode, uno di quei gruppi che negli anni mi hanno regalato musica meravigliosa, a volte colonna perfetta di alcuni momenti di vita. Sono uno di quei gruppi che vedrei e rivedrei senza stancarmi mai, musicisti che per due ore e qualcosa mi portano via, lontana da fatiche mondane e – senza sensi di colpa – anche da certi affanni familiari.

Andare a sentire musica dal vivo è nella top list delle cose della vita a cui non vorrei mai dover rinunciare. È un momento così gioioso, così pieno: alla mia Bruna – incapace di tollerare i rumori oltre una certa soglia – auguro che anche solo una volta nella vita anche lei abbia la fortuna di emozionarsi e dimenticare la paura e cantare, cantare, cantare  insieme al suo cantante o al suo gruppo preferito.

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lavori da mamma, Vita quotidiana

Porno per mamme

No, non è roba di scambio di fluidi corporei ma di sicuro è un sogno erotico, uno di quelli in cui indulgi quando stai per svegliarti la mattina, mentre il cervello si mette in moto e la routine quotidiana pre vacanze un po’ fa sentire il suo peso.

Come sogno erotico è semplice e per realizzarlo servono:

– qualche centinaio di euro;
– una persona fidata;
– una grande casa al mare.

 

Di questi io ho solo la persona fidata, la meravigliosa educatrice, donna e mamma che si occupa della Bionda – e della Bruna in queste settimane di materna chiusa – nel suo nido in famiglia. Lei me la vorrei proprio portare al mare, facendo finta di non sapere – questa è la vera parte porno – che ad agosto pure lei è stanca e vorrebbe riposarsi senza mocciosi intorno.

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