La Bruna, lavori da mamma

Favole per una Bruna (e una favola in un Tweet)

Sono una mamma tentennante quando è ora di sfoggiare le Vere Doti della Brava Mamma quali cucire, rammendare, disegnare, costruire, inventare, manipolare. Non fa per me, non ci ho il talento. Ma le favole, quella è un’altra storia: quando si tratta di leggere, rielaborare, recitare allora mi diverto, e a quanto pare si diverte pure la Bruna, in questo periodo affamata della storia della lepre e della tartaruga e di Cappuccetto Rosso.

La Bruna in lettura (asilo nido, l'anno scorso)

La Bruna in lettura (asilo nido, l’anno scorso)

Mi piacciono molto le favole, quelle degli altri perché io la fantasia di inventarne non ce l’ho. E però ieri ho visto questa cosa del Tweet da favola e ho pensato che una cosina in 140 caratteri la potevo riuscire a scrivere pure io.

La cosa in questione è il premio Andersen per fiabe inedite che quest’anno ha dato spazio anche a Twitter: la sfida è scrivere una favola in 140 caratteri e twittarla ricordando di aggiungere l’hashtag #hca13. Io l’ho già fatto:

La bambina cadde nel buco, scoprì strani mondi, lottò con i draghi, parlò con le fate, pianse, rise, gridò “aiuto!”. Poi si svegliò.

Non è escluso che in un impeto di creatività ne scriva anche altre, ma saranno sempre robe di bambine, draghi e fate, cioè quello che da piccola popolava il mio mondo fantastico. Comunque: c’è tempo fino al 2 aprile, fatevi sotto anche se come me credete di non esservi messi in fila quel giorno che distribuivano la fantasia.

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