La Bruna

Cosa dire di te

La Bruna a Trieste la scorsa estate

La nonna dice che con quelle dita lunghe e affusolate potresti diventare una pianista fantastica, e poi la musica ti piace così tanto. E che sarai molto saggia e saprai un sacco di cose perché leggere sembra piacerti tanto già adesso, anche se non sai ancora leggere.

La ragazza del negozio in cui compriamo i vestiti dice che sei così elegante e aggraziata che diventerai una top model e ci manterrai tutti per sempre. Lo dice anche Maria, l’amica lontana, quando vede le tue foto.

Io e papà diciamo che sarai un’attrice di grande mestiere perché con la memoria che ti ritrovi digerire un copione per te sarà uno scherzo. E la voce e il tono con cui rifai i cartoni animati sono perfetti, dunque chissà quanto piangerò quel giorno in cui stringerai l’Oscar e dirai “Thank you, thank you”.

Non si scappa ai sogni per il futuro dei nostri figli e certo non sono io la prima a dibattersi tra aspirazioni – le mie – e realtà di fatto.

La strada che abbiamo fatto insieme in quasi sei anni ha delle panchine su cui ogni tanto mi fermo a riflettere, ogni tanto a disperarmi: più di frequente però queste panchine ora sono momenti di impegno all’accettazione di quel che sei e della persona che diventerai, dovunque lo farai e in qualsiasi modo sceglierai di farlo.

A te, oggi che è la giornata della consapevolezza per l’autismo auguro proprio, per prima cosa, la consapevolezza di quel che sei e di saperla ogni giorno difendere, mostrare, esibire, brandire, di saper rivendicare la tua personalità e il tuo modo di vivere, pensare, agire: il tuo autismo ti fa perfetta e sono grata a te ogni giorno per quello che mi fai scoprire.

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3 thoughts on “Cosa dire di te

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