Vita quotidiana

2 aprile – Giornata mondiale dell’autismo

small__7042390199Oggi è la giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo, se nella vostra città vedete un monumento illuminarsi di blu è per questo: lo sta facendo anche il resto del mondo.

Non bisogna sapere tutto dell’autismo, ma se leggete un post, un articolo, scambiate due parole con la mamma di quel bambino così strano che va a scuola con vostro figlio siete già consapevoli, e ci state aiutando. Grazie! 

Illuminatevi di blu insieme a noi  #LightItUpBlue

 

P.S.: non ho ancora una foto della Mole illuminata (lo farà stasera), quindi ecco una foto che viene dalla British Columbia, sensata visto che parte della nostra famiglia vive lì.

photo credit: BC Gov Photos via photopin cc

Standard
Vita quotidiana

Spiegare la morte ai bambini

lisa_papa

Mio papà con la Bruna appena nata

Ecco, adesso so che io non sono in grado di inventare storie bellissime e spiegazioni efficaci per far comprendere a due bambine sotto i cinque anni cosa sia la morte.

La Bionda in questi giorni ha detto – a se stessa e a noi – che il nonno è in ospedale, è andato dal dottore, doveva fare la puntura e infine che è uscito per tagliare i capelli e che comunque, in ogni caso, non può tornare più.

La Bruna ha chiesto questa mattina, dopo sei giorni, dove fosse il nonno. Quando provo a spiegarle o a dirle qualcosa lei cambia discorso, e a quel punto lì io so che che mi devo fermare perché lei non vuole sentire altro.

I nonni sono importanti: mio papà, pur potendo poco, è stato un nonno bravo e premuroso, sempre preoccupato per loro.

Non ho il conforto della fede ma certamente ho voluto provare a dire che il nonno ora è altra cosa, forse aria, forse nuvole, magari mare, e che comunque vivrà sempre e sempre penserà a loro: e che anche se praticamente non li ha mai visti, e nonostante tutto quello in cui io non credo, ora ha riaperto gli occhi dopo quattro anni di cecità e finalmente vede i suoi quattro nipoti in tutta la loro bellezza.

Sono certa che ci sono tanti modi per dire e spiegare la morte ai bambini ma io non li conosco e in questo momento sono presuntuosa al punto di credere che vada bene anche così. La vita ti dà tempo per capire e forse venire a patti con il fatto che siamo finiti. E l’eredità di affetti, infine, è tutto quel che conta.

Standard
La Bionda, Vita quotidiana

I terribili due anni di una Bionda

Dovrebbe essere rossa di capelli, avere due simpatiche cornine e sputare fuoco dalle narici, perché così com’è fuori – bionda bionda, occhi azzurri, sorriso acchiappacuori – al momento non corrisponde affatto a com’è dentro.

bianca_23_mesi

La terribile duenne

Insomma, siamo in pieni terrible twos. La mia pupetta tenera tenera al momento è un’orchessa che pretende di dettare legge su più o meno qualsiasi cosa, dal colore delle calze a come tiene la canottiera, cioè mezza dentro e mezza fuori dai pantaloni, senza eccezioni: e il latte, mica lo vuoi bere seduta a tavola, no? No, appunto, si beve sdraiate sul divano (non dalla tazza eh, la 27mesenne il latte mattutino se lo ciuccia ancora dal biberon: dài, fatemi il pippone “stai sbagliando e lo sai” nei commenti, non c’è problema): oramai le giornate passano al suono del roboante «Prima io!» che la Bionda emette ogni volta che qualcuno tenta di evitarle la fatica di fare qualcosa, qualsiasi cosa. Credo di averglielo sentito dire anche nel sonno, mentre sicuramente anche lì era impegnata a litigare con qualcuno.

Io e David ci guardiamo spesso sconsolati e perplessi ma su una cosa nessuno ci divide: se trattasi di cazzate, si può anche lasciar fare per amor di pace, ma se trattasi di cose serie – che noi giudichiamo serie – la Bionda può fare quello che vuole ma non l’avrà vinta. Sicuramente se ne sarà accorto chi faceva la spesa all’Esselunga delle nostre parti qualche sera fa e ha visto una bambina senza scarpe che piangeva, urlava e si dibatteva in braccio a sua mamma perché la mamma non le consentiva di camminare a piedi nudi nel supermercato. Ecco, eravamo noi.

Non lo so se passa, ditemi almeno che verso i tre si darà una calmata.

Standard