La Bionda, La Bruna, Vita quotidiana

Propositi per l’autunno: ABA o non ABA?

Questa strana estate-non-estate sta quasi per finire ed essendo settembre il vero inizio dell’anno anche per noi stanno per ripartire e partire un po’ di cose importanti.

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Bionda e Bruna in lettura prima della nanna durante le nostre vacanze tedesche

La Bionda inizierà la scuola materna e staremo a vedere come la sua voglia di protagonismo si adatterà alla convivenza forzata con altri 25 bambini. Saranno i tre anni, sarà che prima o poi un essere umano avverte l’esigenza di mostare la forza della propria personalità, non lo so, ma so che questo sarà un passaggio delicato per lei e che dovremo stare attenti a non sopravvalutare le sue forze pensando che l’inserimento sarà uno scherzo. Soprattutto perché Bionda e Bruna non saranno nella stessa classe e la presenza della sorella maggiore – su cui fare perno e sulla quale vegliare costantemente – è un punto fermo della vita della Bionda.

Ma si deve cambiare e soprattutto c’è bisogno che questa treenne faccia un percorso indipendente e non senta l’esigenza di essere l’angelo custode della Bruna.

La Bruna: dopo agosto, il mese in cui gli autistici smettono di esserlo – no terapie, no indennità di frequenza – ricomincia tutto e da quest’anno qualcosa in più. Oltre alla logopedia e alla psicomotricità abbiamo deciso di valutare un percorso di ABA, una terapia che vedrà la Bruna affiancata da un supervisore che provvederà a formare noi e le figure che si occupano di lei, sperando di avere la consueta collaborazione di tutti. L’impegno di tempo ed economico è (eufemismo), importante, ma pensiamo vada la pena tentare negli anni che precedono l’ingresso alle elementari.

Come sempre: ce la faremo. Ora però pensiamo ai nostri due ultimi giorni di vacanza tedesca, molto molto apprezzata per tanti versi, prendiamo fiato e ripartiamo.

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Grandi tappe, La Bruna

Centro estivo, continuità e lo spettacolo finale

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Protobambini: io e la Bruna a disegnare non siamo proprio capaci.

Oggi finisce il centro estivo (no, non è vero, continua anche ad agosto ma in una sede diversa): la Bionda e la Bruna, finalmente insieme, si sono godute cinque settimane di giochi ed esperienze anche insolite, insieme a una cooperativa che lavora bene e che ha dato alla Bruna la possibilità di avere la stessa educatrice che la segue all’asilo.

La continuità è un asset fondamentale per la vita di chi ha delle difficoltà: L. ha con la Bruna ormai un rapporto di confidenza assoluta e tremo all’idea che alla cooperativa venga tolto l’appalto per le solite questioni di soldi.

Un’immagine mi porto via, ed è bella: quella di mia figlia grande – la stessa bambina che due anni fa non ha voluto saperne di partecipare allo spettacolo di Natale e lo scorso Natale lo ha guardato dal fondo della sala – che sale sul palco e insieme al suo gruppetto fa il suo pezzettino di spettacolo. Questo non è un risultato random ma il frutto della collaborazione di tante persone e di persone che lavorano bene e mi hanno rassicurata quando temevo che il centro estivo per lei fosse troppo. Anche per una cinica come me è stato difficile non far affogare tutti i presenti tra le lacrime.

Tra un po’ ci riposeremo un pochino perché settembre sarà molto impegnativo. Nel frattempo buona estate, per noi pare che lo sia.

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La Bionda, La Bruna

Il MUSE, il Maxi Ohh! e la nanna al museo

Portare due bimbe piccole al museo è una sfida, se poi una delle due è nello spettro e ogni tanto va in overload sensoriale la sfida si complica, ma chi siamo noi per non provarci?

L'ingresso del MUSE

L’ingresso del MUSE

È così che un paio di settimane fa abbiamo provato l’avventura del Museo delle Scienze di Trento, il MUSE, alla scoperta della nuova zona – siamo stati proprio i primi a vederla – chiamata Maxi Ohh! spazio sensoriale che sembrava fatto apposta per testare in particolare i sensi della Bruna.

Una delle aree sensoriali del Maxi Ohh!

Una delle aree sensoriali del Maxi Ohh!

Il Maxi Ohh! è diviso in un’area relax (mamme che allattate, qui potete fermarvi a fare il pit stop), e le varie aree interattive dedicate ai sensi: bisogna togliersi le scarpe e sperimentare con tutto il corpo quel che c’è da vedere, toccare, sentire, giocare e provare a vedere cosa succede con le luci, le proiezioni, le pareti che interagiscono o reagiscono al tocco o al movimento. C’è anche un bagno con tutto quello che serve per andare in bagno e anche una doccia che invece di acqua ti investe di bolle di sapone.

La Bionda interagisce con il muro

La Bionda interagisce con il muro

Il bagno è stata l’unica zona che ha davvero creato un problema alla Bruna per la presenza dell’odiatissimo asciugamani ad aria, mal tollerato da un gran numero di bambini autistici perché troppo rumoroso. Per il resto tutto liscio, Bionda e Bruna si sono godute quel che il Maxi Ohh! aveva da offire e certo ci sarebbero rimaste anche più a lungo.

Ma che bello, se ti muovi succedono cose su quel muro!

Ma che bello, se ti muovi succedono cose su quel muro!

Al MUSE ci abbiamo anche dormito. La nanna al museo è molto semplice: ti porti da dormire – sacco a pelo e materassino o un equipaggiamento più robusto se vuoi stare comodo – e ti sistemi a terra, nelle sale o corridoi del MUSE.

Nanna al MUSE

Nanna al MUSE

Al mattino colazione e poi science show con l’azoto liquido: la Bionda e la Bruna ne hanno capito poco, io e David lo abbiamo seguito con molto interesse. Anche gli adulti si divertono in queste occasioni e non sono solo accompagnatori dei bambini.

Nel complesso è stata un’esperienza bella e interessante anche per bambini piccoli ma chi si gode davvero tutto sono i più grandi. Per questo il mio consiglio è: se avete figlie e figli dai 7 anni in su chiedete informazioni per la nanna e organizzatevi per passare due o tre giorni a Trento, anche perché fuori dal MUSE il panorama è bello e ci sta anche un’escursione alla scoperta dei dintorni.

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