Il percorso antipanico della Bruna continua, è impegnativo per lei e per noi ma ci sta portando a dei risultati. Nonostante questo – perché il panico è solo un aspetto delle particolarità problematiche della Bruna – la sua prima gita di giovedì scorso è andata bene per metà e parecchio male per l’altra.
La gita era una visita a un agriturismo/fattoria e dunque, mi sono detta, non dovrebbero esserci sorprese, e così pensavano anche le maestre. Invece no, c’era una specie di animazione, una persona che parlava al microfono, musica e mi pare anche qualcuno travestito da animale: le cose che piacciono a ogni bambino, ma che scatenano il panico nella Bruna. Il risultato è stato che l’hanno dovuta tenere lontana, con qualche cenno di stress sul visto della maestra alla fine della giornata. Pazienza, la gita è una volta l’anno, la prossima volta vedremo.
Quello che invece non è una volta l’anno ma più volte l’anno sono le feste di compleanno: alla Bruna piace stare con altri bambini e fare casino, meno invece i festeggiamenti tantiauguriate-torta-spegnimento candeline. Per il momento non ci è ancora capitato, ma ci toccherà, e il domandone è: non ce la mando o chiedo di rimanere anche io?
Da novembre in qua comunque la Bruna è diventata davvero un’altra personcina: l’impresa di crescere per lei è forse più difficile che per altri, ma non si può davvero dire che non ce la stia mettendo proprio tutta.
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Guerra alla paura, episodio 1
Ci siamo, la Bruna ha iniziato il suo percorso antipanico che si spera ci porterà a scoprire come gestire le sue numerose e strane paure.
Ieri niente di particolare, semplice incontro con la psicologa (anzi, due), che piano valuterà la Bruna: un po’ di gioco, un po’ di chiacchiere, e una lezione per mamma e papà che a volte hanno poca fiducia in questa ormai quasi treenne e mezzo che pensa molto e poco parla. Timorosi e ansiosi ci aspettavamo una Bruna timida e silente e abbiamo visto per un’ora una bimba sicura di sé, partecipativa e insolitamente chiacchierona.
Per quello che mi riguarda, per oggi abbiamo vinto alla grande la prima battaglia.
P. S.: WordPress per Android (ci ho scritto questo post), mi sembra una figata.