Domani partiamo, andiamo nel posto in cui non prendono i cellulari e dove noi tenteremo comunque di avere una connessione con il mondo, perché senza non sappiamo stare: pazienza, siamo fatti così.
È stato un anno lungo – più di dodici mesi dalle ultime vacanze – con un trasloco di mezzo, una vita da riorganizzare e il lungo percorso di diagnosi della Bruna (e la fatica di accettare, metabolizzare e poi agire).
Insomma, abbiamo proprio bisogno di vacanza, e poi via verso un nuovo anno che spero – per chi è abituato a passare di qua – di raccontare con più frequenza su questo blog.
Per il momento però pausa. I braccioli e i salvagenti sono pronti, nel caso la Bionda e la Bruna quest’anno decidessero che il mare gli va a genio. Vi saprò dire.