Per una Bionda che alle sette, massimo sette e dieci del mattino mi chiama urlando fortissimo il mio nome dal suo lettino o – più subdolamente, un po’ da film dell’orrore – mi segnala la sua presenza attiva nel mondo facendo suonare il carillon appeso alle sbarre, la Bruna dorme, dorme, dorme. Dorme di gusto più o meno dodici ore a notte e da quando è entrata in vigore l’ora legale non c’è più stato verso di svegliarla alle sette per farla entrare all’asilo a un’ora decente, diciamo entro le otto e venti.
O meglio, insistendo la si riesce anche a svegliare ma poi parte una sequenza infinta di lamenti, lacrime e proteste e un imbozzolamento nel lenzuolo per evitare di essere trascinata di peso fuori dal letto. È una cosa che posso reggere per due o tre mattine, non per mesi, dunque questo è il mio appello dell’ultimo secondo: c’è un rimedio? Mi devo rassegnare? Mi tocca aspettare con pazienza l’arrivo dell’ora solare per vedere se cambia qualcosa?
Confessione dell’ultima riga: in realtà un modo c’è ma si autoarchivia nella lista “metodi diseducativi”, e consiste nel far partire sul telefono una qualsiasi puntata di Peppa Pig, meglio se quella di Papà Pig tuffatore provetto. Solo che poi le proteste per il risveglio forzato vengono rimpiazzate dalle proteste per vedere ancora Peppa, e siamo da capo.
Il mio Nanetto somiglia di più alla tua Bionda (per fortuna/purtroppo)…ma non so ancora come reagirà agli orari dell’asilo, che inizia questo venerdì…
Purtroppo non ho consigli da darti ma solo tanta tanta solidarietà. 🙂
Grazie! Fammi sapere come è andata, qui utilizziamo ancora Peppa come sveglia e i lamenti alla fine dei due episodi concessi non sono nemmeno troppi 🙂
So far, so good! per lo meno per la sveglia…che è l’ultimo dei problemi. Finora l’inserimento somiglia più a un dramma dell’abbandono, ma osserviamo con attenzione ogni minimo segnale di cedimento e rassegnazione al dover andare all’asilo.
I cartoni (il Nanetto è ecumenico, Peppa Pig, Jake e i pirati o La dottoressa Peluche vanno bene uguale…) servono per tenerlo buono più che altro mentre mi preparo e scapicollo per uscire 🙂
Bene bene, arriverà anche il momento della rassegnazione o della consapevolezza che andare all’asilo non è poi tanto male 🙂
Noi usiamo una doppietta, 5 minuti di torture miste a coccole perché apra l’occhietto per poterla tentare con peppa pig … se non ti vesti spengo … se non mangi spengo … e alla fine si fa prendere dal nastro trasportatore famigliare che tutto porta all’asilo/lavoro. Il maschietto non è un problema si alza e arriva da noi e dice solo TITTO con un’aria grave d’accusa mista a sonno, poi se ne va con la sorella davanti alla Tv a guardare peppa pig. Non sarà educativo ma … si deve pur sopravvivere! 🙂
Peppa tutto può. Noi la usiamo proprio come sveglia, nel senso che per farle aprire gli occhi ci sediamo sul suo letto, telefono in mano, e via con una puntata, massimo due, di Peppa. A quel punto lei si desta, guarda, protesta un po’ quando sono finiti i due episodi ma almeno è sveglia. E sono d’accordo con te, in qualche modo bisogna pur fare per tirare innanzi 🙂