Siamo arrivati al momento tanto temuto: l’inserimento al nido della Bionda. Lei è una veterana del nido, ci va da quando ha tre mesi – nessuna scelta alternativa per me e per il mio lavoro – dunque i timori sono tutti miei.
In pratica, parto prevenuta: nel mio cuore nessun asilo nido potrebbe mai battere quello comunale di Martinengo, la nostra ex residenza bergamasca. Niente giocattoloni di plastica, niente seggioloni per mangiare e lettini con le sbarre per dormire, che invece sono comparsi all’improvviso nel nuovo asilo lasciandomi un po’ perplessa. Soprattutto, qua non ci sono Roberta, Monia, Veronica, Eloriana, Laura, Tiziana, Paola, Sara e Giuliana, che hanno accolto, cresciuto e curato la Bruna prima, la Bionda poi, con delicatezza e professionalità (non si affida una bimba di tre mesi a un nido se non si ha la certezza di metterla in mani più che ottime).
Dunque questi primi giorni sono stati una fonte di continuo magone per me, mentre la Bionda ha mostrato la sua scorza semidura adattandosi ben prima di me (i pianti non li conto, fa così con tutti le prime volte che si tenta di prenderla in braccio: dice “no, no, noooo” e per chiarire il concetto a volte mena pure). Il primo giorno si è fiondata su ogni gioco possibile, poi ha iniziato a guardarsi intorno, poi ha pensato che il nido era accogliente abbastanza da ospitare il suo sonnellino mattutino e oggi buono abbastanza da soddisfare la sua fame. L’ultimo step, venerdì, sarà la nanna post pranzo e poi via con la routine giornaliera dell’uscita pomeridiana, a un’ora ancora da stabilire in base alle esigenze di madre e padre (e della Bruna).
Dunque, per il momento l’asilo nido ci piace e le ragazze meritano fiducia. Può essere il momento giusto per smettere di magonare e iniziare a panicare per il prossimo inserimento, quello della Bruna alla scuola materna dell’infanzia.
Mi mancate bimbe!!! Grazie Daniela per essere passata a trovarci con “La bionda”!!!
Ti aspettiamo ancora a braccia aperte!!!
Tiziana