Senza categoria

Doppio risveglio

Avendo letto ieri delle notti tempestose di Una mamma in più forse la mia psiche ha emesso delle onde che hanno turbato anche il sonno della Bruna e della Bionda, che stanotte hanno dato il meglio in materia di risvegli.

Le pupe, da qualche settimana, complice lo svezzamento della Bionda, dormono tutta la notte e la cosa a me e marito non pare vera. Però sono state malate, la Bruna parecchio e quindi negli ultimi giorni di malattia ha dormito nel lettone con me. Errore. Lo so, non si fa, ma io non sono quel tipo di mamma, le causerò traumi orrendi e via discorrendo quindi questione chiusa (se mai a qualcuno venisse voglia di farmelo notare nei commenti). Mi rimane solo di lamentarmi un po’, quindi nasce questo post.

Le nostre notti da un mese in qua sono dunque costellate di riposizionamenti notturni vari in giro per casa. Mamma e Bruna e Papà nel lettone, Mamma e Bruna e Bionda nel lettone e Papà che scoraggiato si arrende al divano, Mamma e Bionda nel lettone e Papà nel lettino – scomodissimo, trattasi di Ikea lungo un metro e sessanta – Bruna e Papà nel lettone e Mamma in giro per casa con la Bionda.

Stanotte però le due scassamaroni han deciso di dare il loro meglio insieme.
Ore 3:
La Bionda inizia con il suo tipico: «Mamma. Mamma. Mamma. Mamma.»
Naturalmente il richiamo incessante – mentre io riemergo da un breve sonno post coccolamento della Bruna – sveglia anche quest’ultima, che in tutta la sua vita serenamente non s’è svegliata mai: «Ahhhhhhhh! Ihhhhhhhh! Maaaaammmaaaaa, mammaaaaaaa, maaaaaammmaaaaaaaaa!»

Mi trascino in cameretta e ordino alla Bruna di andare a raggiungere suo padre nel lettone mentre raccolgo dal lettino la Bionda che nel frattempo si è convinta che siano le sette di mattina e cinguetta tutta contenta. Mezzo biberon di latte va giù sperando che faccia il solito effetto sonnifero. Ma quando mai. Dalle tre alle cinque la Bionda mi costringe a cambi di stanza ripetuti: finge di addormentarsi per poi alzarsi di colpo e mettersi a camminare verso un’altra stanza, e ripete questa cosa per circa cinque volte, fino alle cinque quasi e mezza di stamattina.

La sveglia suona come sempre alle sette e come un lombricone esco dal lettone dove siamo finiti tutti e quattro, giurando che la prossima volta la porto giù da sua nonna, che almeno nei momenti di insonnia notturni potrà raccontarsela con la nipotina. Conclusioni non ce ne sono, tranne che stasera spero di restare sveglia al corso e che stamattina alle otto, per consolarmi, avrei voluto essere a Roma per consolarmi con mezzo chilo di pizza di Bonci.

Standard
Senza categoria

Vengo anch’io

Chi mi ha raccontato la favola del “Crescono insieme” ha certo saltato il paio di pagine che raccontano della fase che precede quella del giocare, parlare, fare un sacco di cose belle insieme, ovvero quella in cui la sorella minore segue la maggiore come un cagnolino fedele e non desidera altro gioco, altro libro, altro bicchiere d’acqua, altro cibo se non quello che la sorellona ha in mano. Sorellona che, dal canto suo, riscopre ogni giorno un interesse smodato per i giochi e i librini supercartonati del suo recente passato che la piccola di casa invece vorrebbe usare in santa pace.

La Bruna approfitta di un momento di distrazione della Bionda per scrivere sul suo lato della lavagna

La Bruna approfitta di un momento di distrazione della Bionda per scrivere sul suo lato della lavagna

E’ una fase delicata per i nervi fragili di mamma e papà, perché si urla tutti spesso e volentieri: la Bionda urla e piange perché la Bruna scappa via da lei, la Bruna urla e piange perché la Bionda – più piccola ma non più debole – le strappa qualsiasi cosa dalle mani, la mamma urla – e piangerebbe, ma tenta di darsi un tono – per separare e richiamare all’ordine le due bestie, papà interviene urlando e chiosa ricordando alla mamma che ultimamente è un po’ nervosa.

Soluzioni non ce ne sono, a nulla vale offrire una grande varietà di giochi e nemmeno dei doppioni, perché uno sarà sempre più interessante dell’altro. Tuttavia, all’orizzonte appare qualche debole schiarita: succede quando la Bruna prende per mano la Bionda per fare girogirotondo, quando la trascina di corsa per la casa, quando l’abbraccia dicendo èpitttola (sulla pronuncia della c c’è ancora qualche esitazione), o quando corre a portarle il ciuccio – per zittirla, ma va bene lo stesso.

Standard
Senza categoria

Mamma dorme fuori

Domani sera me ne vado a Milano per attività poco divertenti e poco interessanti da sbrigare giovedì mattina, dunque notte fuori grazie all’ospitalità dei nostri migliori amici milanesi, dai quali piomberò a un’ora educata come mezzanotte, mezzanotte e mezza.

A casa rimangono papà, Bionda e Bruna e gli assetti di guerra sono già stati visti e rivisti: tutto normale, ognuno nel suo letto, oppure lui che dorme con tutte e due oppure una con papà e una sotto, nel lettino in camera con la nonna.
Ha vinto l’opzione ultima, il che significa che da bravi genitori debosciati che siamo abbiamo deciso di infliggere alla povera nonna i molteplici risvegli della Bionda, che dopo la mezzanotte si trasforma da brava bimba a terrore della casa, come un perfetto Gremlin. Soprattutto perché ad attenderla al varco non ci sarà Santa Tetta ma al limite Santo Biberon, con le conseguenze che tutti possiamo immaginare: notte di urla e di passeggiate, di ninnenanneninneo da ripetere a sfinimento della Bruna e della nonna. Il tutto peggiorato da un periodo di intenso scazzo notturno della Bionda – residuo di gastroenterite, denti che spuntano come popcorn o che altro – che mi fa penare già ora che sono ancora a casa.

Il pensiero va ovviamente all’allattamento: è ora di smettere? E chi mi garantisce che la Bionda troverà pace se le tolgo la tetta? E se poi la svezzo e continua a svegliarsi e urlare, mi toccherà rinunciare al comodo “ti metto una tetta in bocca e stai zitta” per passare ad altri metodi non così efficaci (passeggiare di notte cullandola, che incubo)? E io, sono pronta a rinunciare all’allattamento? Al momento tutto privato che unisce me e la mia bambina, anche se sono stanca e sogno una notte (vabbè, facciamo sei ore), di sonno ininterrotto?

Standard