La Bruna

Ritorno alla scuola materna, parte la guerra al sonno

Per una Bionda che alle sette, massimo sette e dieci del mattino mi chiama urlando fortissimo il mio nome dal suo lettino o – più subdolamente, un po’ da film dell’orrore – mi segnala la sua presenza attiva nel mondo facendo suonare il carillon appeso alle sbarre, la Bruna dorme, dorme, dorme. Dorme di gusto più o meno dodici ore a notte e da quando è entrata in vigore l’ora legale non c’è più stato verso di svegliarla alle sette per farla entrare all’asilo a un’ora decente, diciamo entro le otto e venti.
O meglio, insistendo la si riesce anche a svegliare ma poi parte una sequenza infinta di lamenti, lacrime e proteste e un imbozzolamento nel lenzuolo per evitare di essere trascinata di peso fuori dal letto. È una cosa che posso reggere per due o tre mattine, non per mesi, dunque questo è il mio appello dell’ultimo secondo: c’è un rimedio? Mi devo rassegnare? Mi tocca aspettare con pazienza l’arrivo dell’ora solare per vedere se cambia qualcosa?
Confessione dell’ultima riga: in realtà un modo c’è ma si autoarchivia nella lista “metodi diseducativi”, e consiste nel far partire sul telefono una qualsiasi puntata di Peppa Pig, meglio se quella di Papà Pig  tuffatore provetto. Solo che poi le proteste per il risveglio forzato vengono rimpiazzate dalle proteste per vedere ancora Peppa, e siamo da capo.

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La Bionda, La Bruna

Vacanze al mare: aggiornamento di metà vacanza

La Bionda gioca sulla spiaggia

La Bionda gioca sulla spiaggia

Abbiamo pensato che il prossimo anno probabilmente ci daremo alle vacanze in montagna o ovunque si possa andare che sia interessante da visitare e munito di piscina dove, ogni tanto, concedersi un bagno sognando di essere qui, in Sardegna, dove il mare è più bello di quello di una piscina ma alla Bruna non piace per niente.

O meglio, le piace quando è piatto come una una tavola, cosa che in questa parte della Sardegna, la Costa Verde, non è proprio usuale. Quando capita, la Bruna prende coraggio e si concede un po’ di cic-ciac in qualche pozza d’acqua a imitazione della sua amata Peppa Pig. La Bionda mostra qualche perplessità ma di giorno in giorno migliora nel suo rapporto con l’acqua, mentre con la sabbia è stato amore a prima vista: non appena arriviamo in spiaggia butta via il costume e si impana come una cotoletta, non disdegnando qualche assaggio, hai visto mai che sappia di prosciutto, o di Nutella.

Paure di una Bruna a parte, tutto è molto bello: abbiamo un tempo meraviglioso e due bambine che hanno imparato – con molto orgoglio materno e ribrezzo paterno – ad apprezzare le cozze e gli spaghetti alle vongole. Per amare il mare c’è tutta la vita, ma per i frutti di mare non è mai troppo presto.

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La Bionda, La Bruna, Vita quotidiana

Ce ne andiamo alla spiaggia hip hip hurrà

La Bionda e la Bruna l'anno scorso, al ritorno dal mare

La Bionda e la Bruna l’anno scorso, al ritorno dal mare

Domani partiamo, andiamo nel posto in cui non prendono i cellulari e dove noi tenteremo comunque di avere una connessione con il mondo, perché senza non sappiamo stare: pazienza, siamo fatti così.

È stato un anno lungo – più di dodici mesi dalle ultime vacanze – con un trasloco di mezzo, una vita da riorganizzare e il lungo percorso di diagnosi della Bruna (e la fatica di accettare, metabolizzare e poi agire).

Insomma, abbiamo proprio bisogno di vacanza, e poi via verso un nuovo anno che spero – per chi è abituato a passare di qua – di raccontare con più frequenza su questo blog.

Per il momento però pausa. I braccioli e i salvagenti sono pronti, nel caso la Bionda e la Bruna quest’anno decidessero che il mare gli va a genio. Vi saprò dire.

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