Uncategorized

Sono un pirata, o forse un torero

Il mio odio per il Carnevale – brutti ricordi sepolti dall’inconscio, evidentemente – più una mancanza cronica di denaro mi avevano tenuta tranquilla nelle scorse settimane: niente costumi per la Bruna e per la Bionda, avrei convinto le maestre dei rispettivi asili che anche le pupe, in fondo in fondo, del Carnevale non sapevano che farsene. Il che è in parte vero, essendo così piccole che non ho proprio idea di cosa possano pensare di un giorno in cui tutti all’asilo hanno strani vestiti, antenne e parrucche.

Ma poi ho ceduto: di fronte agli avvisi piazzati nelle bacheche e ai sorrisi gentili delle maestre ho pensato che omologare è meglio che evitare, almeno in questi teneri anni, e che un travestimento si poteva pure fare. Il secondo step è stato come arrivarci, al travestimento, dato che soldi zero e abilità manuali di mamma meno di zero. Com’è ovvio, Internet anche questa volta mi ha salvata (grazie, MammaFelice).

bruna_pirata2

La Bruna col suo cappello da orso pirata

Insomma, alla fine abbiamo partorito un costume che vorrebbe essere da pirata ma senza cappello non si capisce e potrebbe benissimo essere da torero, ma chi se ne frega. Speriamo che il cappello non ceda e che oggi la Bruna si diverta, e soprattutto che all’asilo non ci siano lingue di Menelik a terrorizzarla. Per la Bionda il turno di fare “ahrrr”, tipico verso dei pirati (se non lo conoscete non guardate abbastanza Bubble Guppies), verrà domani.

Standard

2 thoughts on “Sono un pirata, o forse un torero

  1. “ma è proprio il cappello che è da torero!” hanno esclamato all’unisono le due sfogline di PNS! comunque un signor cappello eh 🙂

Vuoi commentare? Puoi!